Italia dipinta. Quando gli artisti ‘costruirono’ una certa idea del nostro paesaggio
Descrizione evento:
Prendendo spunto dal suo recente volume Terre senz’ombra (Adelphi), Ottani Cavina racconta le origini della pittura en plein air quando, alla fine del Settecento, gli artisti abbandonarono gli ateliers per dipingere nella natura ‘costruendo’, da angolazioni diverse, una certa idea di paesaggio. Questo accade essenzialmente in Italia, nell’incontro con la luce e le geometrie del nostro Paese, che gli artisti (inglesi, francesi, tedeschi, danesi…) interpretano e ricreano. I paesaggi dipinti infatti hanno stralciato dalla realtà immagini a tal punto memorabili da plasmare l’idea del paesaggio italiano. Paradossalmente si potrebbe dire che Poussin, Thomas Jones e Corot abbiano contribuito a costruire quel luogo dell’immaginazione e della memoria che da allora tutti noi, credendo di conoscerlo da sempre, chiamiamo Italia.
Data: Maggio 27, 2017
Comune: Carpi
Luogo: Teatro Comunale
Tipologia evento: lezione magistrale
conduce Manuela Rossi, direttrice dei Musei di Palazzo dei Pio
Ospiti presenti

Anna Ottani Cavina, a lungo docente di Storia dell’Arte all’Università di Bologna e visiting professor a Yale, Brown e Columbia University, ha creato e diretto la Fondazione Federico Zeri. Insegna alla Johns Hopkins University SAIS Europe. Fra i suoi libri e cataloghi di mostre: Carlo Saraceni (Mario Spagnol), Il Settecento e l’antico (Einaudi), I paesaggi della ragione (Einaudi), Felice Giani (Electa), Paysages d’Italie (Electa), Montagna, arte e scienza (Skira), Geometries of Silence (Columbia University), Granet, Roma e Parigi (Electa Mondadori), Federico Zeri, dietro l’immagine (Allemandi), Terre senz’ombra (Adelphi). Dal governo francese è stata insignita del titolo della Légion d’honneur (2001) e di Officier des Art et des Lettres (2011).